L’inquinamento atmosferico: un problema globale dell’ambiente
Tra i problemi legati all’ambiente che più di tutti devono essere affrontati quanto prima vi è non soltanto quello dello scioglimento dei ghiacciai, ma anche quello relativo all’inquinamento dell’aria, il quale si può ormai definire senza ombra di dubbio alcuno come un problema a livello globale.
A confermare tutto questo è uno studio che è stato condotto da un gruppo di studiosi provenienti da diversi poli universitari, i quali hanno unito le loro forze per dare vita ad un rapporto che è poi finito sul tavolo dell’Agenzia Onu per l’Ambiente. I dati di questo studio rendono palese una situazione che è insostenibile non soltanto per la tutela dell’ambiente, ma anche per quella della salute degli esseri umani.
L’aria è ormai inquinata ovunque
Il primo dato che lo studio ha messo in luce e che l’Agenzia Onu per l’Ambiente ha voluto portare all’attenzione di tutti è quello relativo alla percentuale di popolazione mondiale che respira aria il cui livello di inquinamento è superiore ai limiti indicati dall’OMS.
Il dato è assai preoccupante perchè solo poco meno del 10% della popolazione mondiale vive la propria quotidianità in luoghi dove il livello di inquinamento non è superiore ai limiti suddetti. Questo dato è il risultato di una ricerca che si riferisce al 2012 e che l’OMS, insieme all’Agenzia Onu per l’Ambiente, ha deciso finalmente di rendere pubblici.
Secondo molti questi dati, risalendo a quattro anni fa, vanno “tarati” in negativo, perchè la situazione riguardo alla tutela dell’ambiente è sicuramente peggiorata rispetto all’epoca, comunque recente, a cui si riferisce la ricerca.
Gli Stati più inquinati
Tra gli Stati dove l’aria è più irrespirabile e più inquinati a livello globale, il triste primato va alla Cina, dove secondo questi dati l’inquinamento dell’aria è responsabile di un milione di morti all’anno. In questa triste classifica che mette ogni singolo Paese di fronte alle proprie carenze relativamente alle politiche a tutela dell’ambiente e della salute dei propri cittadini, seguono India e Russia, dove le persone che perdono la vita per l’inquinamento atmosferico, al 2012, si sono attestate su 600 mila e 140 mila all’anno.
Anche i paesi appartenenti all’Unione Europea vengono messi sotto accusa da questa ricerca, la quale ha squarciato il velo su una realtà di disinteresse per le questioni legate all’ambiente, disinteresse che solo recentemente, con l’Accordo di Parigi, sembra cominciare ad essere un retaggio del passato. Nella classifica delle realtà nazionali in cui l’inquinamento dell’aria è maggiore, Polonia e Germania sono i primi Paesi dell’UE a fare capolino, rispettivamente al 15° e al 18°posto: Varsavia e Berlino devono fare i conti con circa 26 mila morti l’anno causate dall’inquinamento dell’aria.
In Italia, ogni anno, si registrano invece ventunmila morti. Se per quanto riguarda Cina, India e Russia si deve puntare il dito contro il frenetico sviluppo industriale, per quanto riguarda la maggior parte degli altri paesi chiamato in causa da questo studio è l’inquinamento dell’aria di cui sono responsabili le automobili.
Tuttavia lo studio ha messo in luce come anche la scorretta gestione del ciclo dei rifiuti finisca per incidere in modo pesante sulla salubrità dell’aria che si respira e, conseguentemente, sulla salute di ogni persona.
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